Cari amici di Terraviva,
il 24 dicembre alle ore 14.30 abbiamo condiviso con chi ha gradito (circa 40 soci) il processo principe della Biodinamica, la dinamizzazione, o attivazione del terreno con un preparato composto di letame di vacca che ha riposato per sei mesi in un corno. Anche alcuni bambini hanno partecipato all’atto di ringraziamento e amore verso Madre terra. Ci piacerebbe che ogni anno per Natale questo diventasse un momento unitario e di aggregazione che apre la nuova stagione di Terraviva insieme a tutte le persone che vi operano da anni. E’ stato distribuito ai partecipanti succo di mela caldo e, per gli adulti, vin brulè (preparato da Alessio e acquistato da Andrea), insieme alla pizza realizzata da Fernando e al salame di cioccolata realizzato da Mattia. Ringraziamo anche Fabio Fioravanti che ha portato il preparato 500 (cornoletame) e ha dato le principali spiegazioni, mentre la preparazione del fuoco e a po
rtare l’acqua a 37 gradi ci ha pensato Claudio.
Nonostante l’epoca che precede il Natale sia divenuta uno stress per gran parte di noi vi invito a leggere quanto segue anche per controbilanciare lo strapotere del “principe del mondo” in nome del Cristo portatore di libertà. <<Il Cristo è propriamente lo spirito della terra>>(R. Steiner Vang di Giovanni VII conf.). <<Chi mangia il mio pane mi calpesta con i suoi piedi>>(Gv.13,18)
Sono le chiare e profonde parole di Fabio Fioravanti che incarnano il significato primo di quel che ci troveremo a fare, “la cura della Terra come occasione di aggregazione”.
Fabio è il segretario regionale dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica e in passato anche di Terraviva. Oggi è tornato ad esserlo insieme a tutti noi. Un presidente con le mani nella terra… ma apriamo le porte anche a presidenti con le mani in pasta, di mais, di ceci, anche di acciughe! 🙂
Io accolgo l’invito del presidente e spero anche voi
Marcello Girone Daloli
(con tutti voi presidente di Terraviva)
“La dinamizzazione e la distribuzione del preparato 500 non sono solamente una pratica agronomica utile alla vitalità del terreno. Questa operazione vuole essere anche un momento attorno al quale le persone si ritrovano insieme per fare qualcosa di importante per il suolo. E, al tempo stesso, tutto questo può diventare una concimazione sul piano sociale (la Terra ci chiama e vuole essere adottata, non dal singolo ma dalla collettività).
Vi fu un tempo in cui pratica agronomica e ritualità coincidevano. L’agricoltura era densa di significato e ciò che si faceva lo si faceva per la Madre Terra, nostra madre.
Il fatto di ritrovarsi il 24 dicembre per dinamizzare e distribuire il preparato 500 insieme assume il suo primo significato spirituale poiché tramite il calore umano e la forza di un gruppo si possono creare nuovi valori (per il prossimo, per la Terra, per il futuro). Un tempo era normale che la collettività si ritrovasse attorno alla Terra. Ritrovarsi nel periodo in cui la luce riprende il sopravvento sulla tenebra (epoca del solstizio d’inverno) e iniziano le 13 notti sante è un’occasione unica.
“Sotto la neve… il pane” sta a significare che le forze dell’inverno hanno il ruolo fondamentale per lo sviluppo della pianta, per il genere umano e per la fertilità del terreno. Possiamo favorire questo processo ritrovandoci il 24 per donare alla Terra le forze di cui ha bisogno. Insieme. Curando la Terra curiamo noi stessi (non è egoismo, ma è vero).
QUESTA PUÒ ESSERE UN’OCCASIONE PER RITROVARE CALORE E UNITÀ. COSA NE DITE?
Io metto a disposizione la mia pompa a spalla in rame e 400 grammi di Cornoletame (500).
Saluti cari Fabio (Fly)
Poichè la Conferenza di Natale ha dato anche indicazioni in questo periodo, diamo qui brevi cenni sull’intervento di Fabio Fioravanti. Gli interventi di Maria Pia Tonioli sono stati sul significato della Madonna Sistina di Raffaello, quello di Andrea Gandini su come metamorfosare oggi l’azione dei Templari.
Fabio Fiorvanti.
Il Natale è il periodo dell’anno in cui la luce del Sole ricomincia a crescere dopo essere scesa in modo costante dal solstizio d’estate in giugno (San Giovanni). In questo periodo la luna piena sarà nel momento della massima ascesa del ciclo lunare siderale e quindi potremmo anche dire che il Natale è profondamente influenzato dalla luna e dall’elemento femminile. E’ questo anche il periodo delle 13 notti sante in cui la terra trattiene come il respiro e possiamo avere particolari intuizioni dai sogni sui prossimi mesi del 2015. Dice Rudolf Steiner: “….Con la fine di dicembre la Terra trattiene completamente la propria animicità. In questo momento l’ha tutta in sé assorbita, così come avviene nell’uomo che alla fine dell’inspirazione trattiene in sé l’aria. Il periodo di Natale corrisponde al momento in cui la Terra appunto trattiene il respiro. L’animico-spirituale è dalla Terra completamente trattenuto.”
Il periodo delle Dodici Notti fra il Natale e l’Epifania, feste introdotte dalla liturgia cristiana è
sempre stato considerato importante fin dall’antichità. Per l’antica Roma il 25 dicembre era l’inizio della festa dei Saturnali che ricordavano e celebravano l’antica “età dell’oro” ed in quel giorno si
festeggiava “Il Sole Invitto”. Per l’umanità di quell’epoca era ancora possibile percepire il Sole e la Terra come Entità ed Esseri viventi. In questa occasione il sacerdote recitava un’ invocazione al Sole: Sol revenit, Terram ridet per tenebras lucem videt. (il Sole riprende il suo cammino, la Terra sorride, attraverso le tenebre vede la luce).
Veniamo quindi all’astronomia. Il Sole transita nella costellazione del Sagittario (dal18 dicembre al 20 gennaio) e di conseguenza la Luna Nuova sarà nella costellazione del Sagittario e la Luna Piena avrà dietro di sé la costellazione dei Gemelli. Così la Luna Piena (ciclo sinodico) sarà nel momento della massima ascesa del ciclo lunare siderale e la Luna Nuova nel suo minimo. Per chi non ha dimestichezza con questi termini possiamo vedere l’analogia fra il percorso che l’astro lunare segna nella notte del plenilunio con lo stesso tragitto che anche il Sole percorre di giorno nel solstizio estivo il 21 di giugno. Cioè percorrono la stessa traiettoria nel cielo. Per cui, come sappiamo che in quei giorni il Sole ci dà il massimo della sua forza di luce, così possiamo immaginare che in queste notti anche la Luna eserciterà la sua forza massima sulla Terra. Quindi solo in questo periodo dell’anno i due cicli lunari, quello sinodico (29,53 gg) e quello siderale (27,32 gg) coincidono perfettamente. Inoltre il 3 gennaio è il momento in cui il Sole si avvicina di più alla Terra (perielio). Terra, Sole e Luna sono perciò in una stretta relazione fra loro
Su richiesta di alcuni soci diamo brevi indicazioni sui semi grazie all’intervento svolto da Maura ARH sull’ultimo notiziario di Agricoltura Biodinamica
COME VIVIFICARE I SEMI DURANTE LE NOTTI SANTE di Maura Arh
Durante le dodici notti sante possiamo fare un lavoro molto utile per le nostre sementi. Tra le ore 15 e le 3 del mattino di ogni notte compresa tra il 24 dicembre e il 6 gennaio (le notti sante sono in realtà 13!) avviene la massima azione cristallizzante e vitalizzante esercitata dallo zodiaco sul terreno. Questa pratica aumenta la vitalità dei semi e conferisce maggiore resistenza a parassiti e malattie alle piante che nasceranno dai semi così trattati. Possiamo così preparare una buca profonda 50 cm (meglio se in un campo) in cui, dalle ore 15 del 24 dicembre, fino al 6 gennaio, mettere i semi che si vorranno seminare in primavera-estate. Preparata la buca, spargiamo sul fondo della stessa un certo strato di foglie per interrarvi un vaso di vetro (o dei vasetti, sempre di vetro) contenente i semi (sia propri che comperati). Questo vaso, o vasetti, dovranno essere preventivamente avvolti in un sacco di plastica che impedisca l’accesso all’acqua e umidità. Chiudiamo la buca con la terra e attendiamo il 6 gennaio per dissotterrarli.